Del Piero, compleanno con gol
Chievo-Juve 0-2, segna anche Iaquinta
"Il peggior avversario che ci potesse capitare" fa proprio ciò che Mimmo Di Carlo temeva alla vigilia del suo esordio alla guida del Chievo, contro la Juve. La squadra di Ranieri centra il sesto successo consecutivo, Champions compresa. Del Piero festeggia il compleanno (34) segnando ancora su punizione: gol numero 250 in bianconero, al 40'. Iaquinta fa 2-0 al 53', ribattendo in porta un rigore da lui stesso calciato e respinto da Sorrentino.
LA PARTITA
C'è qualcosa di indiscutibile nel pomeriggio del Bentegodi: il talento, la forma, l'eccezionale vena realizzativa di Alex Del Piero. Difficile, impossibile credere alla cartà d'identità. Sono 34 gli anni del capitano, proprio nel giorno in cui la Juve a Verona cerca la conferma ad una tradizione che la vuole imbattuta sul campo dei "mussi volanti". La firma di Alex il Grande arriva al 40': la solita, perfetta punizione. Una magia, l'ennesima.
Ciò che invece può essere discusso è la direzione dell'arbitro Banti, visti i tanti episodi controversi che hanno segnato la gara. La prima protesta del Chievo arriva 40 secondi dopo il fischio di inizio, rinvio di Molinaro che colpisce da distanza ravvicinata il braccio di Tiago. Si prosegue. Al 46' l'episodio che vede protagonista Sissoko: il maliano tira un calcio a palla lontana a Yepes, Banti fa finta di nulla, poi nell'intervallo fa sapere di aver ammonito Tiago e Langella per la mini-rissa scatenatasi al fischio finale. Al 7' della ripresa il rigore concesso alla Juve: controllo di Iaquinta su palla servita da sinistra da Del Piero, la sfera carambola sul ginocchio e poi sul braccio di Mantovani. Rigore (che Iaquinta si farà respingere, per poi ribattere in rete) e ammonizione. Venti minuti dopo Legrottaglie sembra toccare di braccio in area, Iunco protesta e becca il giallo.
Se Banti ha fatto insomma la gioia dei moviolisti, Del Piero (e Iaquinta) sono gli artefici di quella degli juventini. Pellissier poteva essere il salvatore della patria clivense. Ha contribuito invece a far affondare la barca per la quarta volta consecutiva, malgrado il cambio di timoniere.
Chievo-Juve 0-2, segna anche Iaquinta
"Il peggior avversario che ci potesse capitare" fa proprio ciò che Mimmo Di Carlo temeva alla vigilia del suo esordio alla guida del Chievo, contro la Juve. La squadra di Ranieri centra il sesto successo consecutivo, Champions compresa. Del Piero festeggia il compleanno (34) segnando ancora su punizione: gol numero 250 in bianconero, al 40'. Iaquinta fa 2-0 al 53', ribattendo in porta un rigore da lui stesso calciato e respinto da Sorrentino.
LA PARTITA
C'è qualcosa di indiscutibile nel pomeriggio del Bentegodi: il talento, la forma, l'eccezionale vena realizzativa di Alex Del Piero. Difficile, impossibile credere alla cartà d'identità. Sono 34 gli anni del capitano, proprio nel giorno in cui la Juve a Verona cerca la conferma ad una tradizione che la vuole imbattuta sul campo dei "mussi volanti". La firma di Alex il Grande arriva al 40': la solita, perfetta punizione. Una magia, l'ennesima.
Ciò che invece può essere discusso è la direzione dell'arbitro Banti, visti i tanti episodi controversi che hanno segnato la gara. La prima protesta del Chievo arriva 40 secondi dopo il fischio di inizio, rinvio di Molinaro che colpisce da distanza ravvicinata il braccio di Tiago. Si prosegue. Al 46' l'episodio che vede protagonista Sissoko: il maliano tira un calcio a palla lontana a Yepes, Banti fa finta di nulla, poi nell'intervallo fa sapere di aver ammonito Tiago e Langella per la mini-rissa scatenatasi al fischio finale. Al 7' della ripresa il rigore concesso alla Juve: controllo di Iaquinta su palla servita da sinistra da Del Piero, la sfera carambola sul ginocchio e poi sul braccio di Mantovani. Rigore (che Iaquinta si farà respingere, per poi ribattere in rete) e ammonizione. Venti minuti dopo Legrottaglie sembra toccare di braccio in area, Iunco protesta e becca il giallo.
Se Banti ha fatto insomma la gioia dei moviolisti, Del Piero (e Iaquinta) sono gli artefici di quella degli juventini. Pellissier poteva essere il salvatore della patria clivense. Ha contribuito invece a far affondare la barca per la quarta volta consecutiva, malgrado il cambio di timoniere.
- Spoiler:
- Fonte: Wikio