Genoa e Atalanta a pezzi
Tre espulsi e un gol a testa
Il Genoa parte bene. Gioco veloce, grande proiezioni in attacco. Al 6' Sculli pennella un cross geometrico per la testa di Milito; sembrerebbe fin troppo facile, ma il colpo dell'argentino è angolato e va a sbattere sul palo. La grande occasione scuote di più i nerazzurri che prendono in mano la partita. Chiuse le fasce, blindato Milito, tra l'altro con un problema inguinale accusato nel riscaldamento, l'Atalanta sale in cattedra e passa al 17'. Splendido il numero di Floccari che si coordina poco prima del limite, palleggia, mette in bambola tre avversari, supera Rubinho e infila l'1-0. Il gol destabilizza il Genoa che fatica a rientrare in partita. Gasperini prova a mischiare le carte e inverte le posizioni di Sculli e Palladino, ma tatticamente l'Atalanta è impeccabile. La lezione di Del Neri è evidente: grande organizzazione difensiva, velocità nella fase offensiva. Per il Genoa, in evidente stato di confusione mentale, sono mosse letali.
Solo alla mezzora i liguri si risvegliano dal torpore. Bella l'idea di Milito che stringe dentro e crossa nel mucchio dove Palladino con un piattone di destro obbliga Coppola al grande intervento sul primo palo. Ma in contropiede l'Atalanta fa sempre male. Valdes è la chiave dell'attacco atalantino, trait-d'union fra difesa e attacco. Strepitosa l'azione che lancia Floccari sulla destra, abile e crossare dalla linea di fondo, dove però non ci sono compagni; ancora una volta con la complicità di Thiago Motta e Papastathopoulos. A fare la differenza in campo è la posizione molto alta dei difensori atalantini che mettono in crisi l'attacco rossoblù, vittima di una frenesia controproducente e senza fantasia.
Indizi che obbligano Gasperini a cambiare all'inizio della ripresa. Van den Borre prende il posto di Papastathopoulos; dal 3-4-3 si passa al 4-3-3 con Criscito che scala in difesa. Correzioni che non turbano l'Atalanta, sempre tosta e in partita. Entra De Ascentis al posto di un Valdes ormai senza forze, ma al 12' De Neri perde Bellini che viene espulso per doppia ammonizione; una decisione francamente esagerata di Giannoccaro. L'Atalanta non perde la testa. Anzi, attacca sulle ali di Floccari in grado di fare reparto da solo. Gasperini cambia anche Rossi con Jankovic, ma perde Milanetto per un rosso diretto. Dieci contro Dieci. Anzi, Genoa con un uomo in più perché al 26' Rivalta viene giustamente espulso per un'entrata pazzesca su Palladino che esce in barella; al suo posto Potenza. E con la benzina agli sgoccioli l'Atalanta alla fine è costretta ad alzare bandiera bianca, quando Sculli di testa batte Coppola. L'1-1 accontenta tutti; l'Europa è sempre lì a portata di mano.
Tre espulsi e un gol a testa
Il Genoa parte bene. Gioco veloce, grande proiezioni in attacco. Al 6' Sculli pennella un cross geometrico per la testa di Milito; sembrerebbe fin troppo facile, ma il colpo dell'argentino è angolato e va a sbattere sul palo. La grande occasione scuote di più i nerazzurri che prendono in mano la partita. Chiuse le fasce, blindato Milito, tra l'altro con un problema inguinale accusato nel riscaldamento, l'Atalanta sale in cattedra e passa al 17'. Splendido il numero di Floccari che si coordina poco prima del limite, palleggia, mette in bambola tre avversari, supera Rubinho e infila l'1-0. Il gol destabilizza il Genoa che fatica a rientrare in partita. Gasperini prova a mischiare le carte e inverte le posizioni di Sculli e Palladino, ma tatticamente l'Atalanta è impeccabile. La lezione di Del Neri è evidente: grande organizzazione difensiva, velocità nella fase offensiva. Per il Genoa, in evidente stato di confusione mentale, sono mosse letali.
Solo alla mezzora i liguri si risvegliano dal torpore. Bella l'idea di Milito che stringe dentro e crossa nel mucchio dove Palladino con un piattone di destro obbliga Coppola al grande intervento sul primo palo. Ma in contropiede l'Atalanta fa sempre male. Valdes è la chiave dell'attacco atalantino, trait-d'union fra difesa e attacco. Strepitosa l'azione che lancia Floccari sulla destra, abile e crossare dalla linea di fondo, dove però non ci sono compagni; ancora una volta con la complicità di Thiago Motta e Papastathopoulos. A fare la differenza in campo è la posizione molto alta dei difensori atalantini che mettono in crisi l'attacco rossoblù, vittima di una frenesia controproducente e senza fantasia.
Indizi che obbligano Gasperini a cambiare all'inizio della ripresa. Van den Borre prende il posto di Papastathopoulos; dal 3-4-3 si passa al 4-3-3 con Criscito che scala in difesa. Correzioni che non turbano l'Atalanta, sempre tosta e in partita. Entra De Ascentis al posto di un Valdes ormai senza forze, ma al 12' De Neri perde Bellini che viene espulso per doppia ammonizione; una decisione francamente esagerata di Giannoccaro. L'Atalanta non perde la testa. Anzi, attacca sulle ali di Floccari in grado di fare reparto da solo. Gasperini cambia anche Rossi con Jankovic, ma perde Milanetto per un rosso diretto. Dieci contro Dieci. Anzi, Genoa con un uomo in più perché al 26' Rivalta viene giustamente espulso per un'entrata pazzesca su Palladino che esce in barella; al suo posto Potenza. E con la benzina agli sgoccioli l'Atalanta alla fine è costretta ad alzare bandiera bianca, quando Sculli di testa batte Coppola. L'1-1 accontenta tutti; l'Europa è sempre lì a portata di mano.
- Spoiler:
- Fonte: Gazzetta