A.A.A. Cercasi Lazio,l'Atalanta l'ha trovata e battuta
I Bergamaschi vincono 2-0 in casa contro la Lazio.
Del Neri, orfano del suo regista Cigarini, non sa più che inventarsi per surrogare la mancanza del suo unico insostituibile insieme a Doni. Stavolta è Valdes a partire dall'inizio per dare un po' di creatività, ma la manovra non scorre fluida come due mesi fa. In compenso la difesa concede pochissimo. La Lazio è compatta ma quando deve inventare l'unica fonte è Mauro Zarate, un giocatore giù pronto per i massimi livelli. La mancanza di Pandev è pesante. Con questi presupposti il primo tempo è molto equilibrato e abbastanza intenso, ma le vere occasioni da gol latitano. L'unica degna di questo nome è costruita da Zarate, che si libera in area ma si fa respingere il tiro dal bravo Coppola.
La partita non sembra cambiare nella ripresa e in questi casi ci vuole una giocata o un errore per accenderla. Non fai in tempo a pensarlo che la gara si sblocca: Rozenhal perde un brutto pallone a centrocampo, poi Carrizo salva in uscita su Floccari ma non può nulla sulla ribattuta di Valdes. Zarate manca un controllo favorevole che poteva regalargli il pari, poi i biancocelesti commettono un errore fatale nell'allineamento difensivo e Floccari si ritrova davanti a Carrizo, libero di segnare il 2-0. La Lazio non meriterebbe il doppio svantaggio, ma è la reazione successiva, davvero limitata a parte una gran parata di Coppola sul solito Zarate, a regalare perplessità. Le individualtà ci sono, ma la personalità non è ancora quella di una grande squadra.
I Bergamaschi vincono 2-0 in casa contro la Lazio.
Del Neri, orfano del suo regista Cigarini, non sa più che inventarsi per surrogare la mancanza del suo unico insostituibile insieme a Doni. Stavolta è Valdes a partire dall'inizio per dare un po' di creatività, ma la manovra non scorre fluida come due mesi fa. In compenso la difesa concede pochissimo. La Lazio è compatta ma quando deve inventare l'unica fonte è Mauro Zarate, un giocatore giù pronto per i massimi livelli. La mancanza di Pandev è pesante. Con questi presupposti il primo tempo è molto equilibrato e abbastanza intenso, ma le vere occasioni da gol latitano. L'unica degna di questo nome è costruita da Zarate, che si libera in area ma si fa respingere il tiro dal bravo Coppola.
La partita non sembra cambiare nella ripresa e in questi casi ci vuole una giocata o un errore per accenderla. Non fai in tempo a pensarlo che la gara si sblocca: Rozenhal perde un brutto pallone a centrocampo, poi Carrizo salva in uscita su Floccari ma non può nulla sulla ribattuta di Valdes. Zarate manca un controllo favorevole che poteva regalargli il pari, poi i biancocelesti commettono un errore fatale nell'allineamento difensivo e Floccari si ritrova davanti a Carrizo, libero di segnare il 2-0. La Lazio non meriterebbe il doppio svantaggio, ma è la reazione successiva, davvero limitata a parte una gran parata di Coppola sul solito Zarate, a regalare perplessità. Le individualtà ci sono, ma la personalità non è ancora quella di una grande squadra.
- Spoiler:
- Fonte: Gazzetta