Inter bella e fortunata fredda la Juve 1-0
Vince grazie ad un tiro sbagliato di Ibra ke serve Mountari
L’intensità del primo tempo tocca picchi elevatissimi. La Juve è agile e svelta, però paga la superiorità fisica dell’Inter nel corpo a corpo. I nerazzurri affondano due colpi in 33 minuti: Stankovic viene fermato da Chiellini al momento dello sparo da distanza ravvicinata; Ibrahimovic allarga troppo l’angolo di un diagonale battezzato dal Meazza con le sembianze dell’1-0. Pericoli nati da errori del centrocampo bianconero, che ha l’alibi della rinuncia dopo un minuto e mezzo a Tiago per una sospetta distorsione alla caviglia sinistra (ma anche il ginocchio è dolorante).
Quando Ibrahimovic fallisce a metà ripresa un’altra facile chance a due passi da Manninger, si materializza la maledizione che colpisce lo svedese (mai un gol alla sua ex squadra) e che impedisce all’Inter di dar sfogo a una leggera superiorità. Invece la partita "gira". Succede poco dopo l’ingresso di Camoranesi al posto di Marchionni (25’ s.t.). Molinaro e Legrottaglie si scontrano per chiudere su Adriano. Salta un uomo nelle rotazioni difensive, e quell’uomo è Muntari, pescato da Ibrahimovic sul secondo palo.
Ranieri mette dentro Iaquinta, interrompendo il duello tra Materazzi e Amauri, stravinto dall’italiano. Si passa al tridente, con Del Piero riferimento centrale. Ma se si esclude il colpo di testa del capitano, respinto da Julio Cesar, la Juve non riesce a rialzarsi.
Primo tempo: mani di Chiellini, giudicato involontario da Rizzoli; contatto sospetto Muntari-Marchionni nell’area interista, niente rigore - che poteva cambiare tutto - per l’uomo in giallo; contropiede di Adriano fermato dall’arbitro per un giallo (proteste) ad Amauri, con Mourinho inferocito. Ripresa: tiro di Stankovic che batte sul braccio (attaccato al corpo) di Legrottaglie, giudicato involontario. Non c’è Inter-Juve senza recriminazioni, ma la vittoria dell’Inter è tutto sommato giusta.
Vince grazie ad un tiro sbagliato di Ibra ke serve Mountari
L’intensità del primo tempo tocca picchi elevatissimi. La Juve è agile e svelta, però paga la superiorità fisica dell’Inter nel corpo a corpo. I nerazzurri affondano due colpi in 33 minuti: Stankovic viene fermato da Chiellini al momento dello sparo da distanza ravvicinata; Ibrahimovic allarga troppo l’angolo di un diagonale battezzato dal Meazza con le sembianze dell’1-0. Pericoli nati da errori del centrocampo bianconero, che ha l’alibi della rinuncia dopo un minuto e mezzo a Tiago per una sospetta distorsione alla caviglia sinistra (ma anche il ginocchio è dolorante).
Quando Ibrahimovic fallisce a metà ripresa un’altra facile chance a due passi da Manninger, si materializza la maledizione che colpisce lo svedese (mai un gol alla sua ex squadra) e che impedisce all’Inter di dar sfogo a una leggera superiorità. Invece la partita "gira". Succede poco dopo l’ingresso di Camoranesi al posto di Marchionni (25’ s.t.). Molinaro e Legrottaglie si scontrano per chiudere su Adriano. Salta un uomo nelle rotazioni difensive, e quell’uomo è Muntari, pescato da Ibrahimovic sul secondo palo.
Ranieri mette dentro Iaquinta, interrompendo il duello tra Materazzi e Amauri, stravinto dall’italiano. Si passa al tridente, con Del Piero riferimento centrale. Ma se si esclude il colpo di testa del capitano, respinto da Julio Cesar, la Juve non riesce a rialzarsi.
Primo tempo: mani di Chiellini, giudicato involontario da Rizzoli; contatto sospetto Muntari-Marchionni nell’area interista, niente rigore - che poteva cambiare tutto - per l’uomo in giallo; contropiede di Adriano fermato dall’arbitro per un giallo (proteste) ad Amauri, con Mourinho inferocito. Ripresa: tiro di Stankovic che batte sul braccio (attaccato al corpo) di Legrottaglie, giudicato involontario. Non c’è Inter-Juve senza recriminazioni, ma la vittoria dell’Inter è tutto sommato giusta.
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- Fonte: Wikio