ROMA:L'ARMA NEL CASSETTI
La sorpresa sarà Cassetti, la certezza è De Rossi, il dubbio è su Cicinho, il rimorso è su Julio Baptista, ma a poche ore dal derby si può dire che per Luciano Spalletti la formazione è praticamente fatta. Almeno negli uomini. Quanto al sistema, la base sarà di partenza dovrebbe essere il 4-1-4-1, ma poi ci sono le premesse per cui nel corso della stessa partita la Roma cambierà faccia più volte, passando per il 4-3-3, il 4-2-3-1 e magari anche il 4-4-2. Vediamo come.
Di sicuro, a differenza di quel che è accaduto a Bologna e col Chelsea, la Roma stavolta avrà quattro esterni di ruolo, nonostante il nuovo contrattempo che ha fermato Taddei. E ricomincia dal 4-1-4-1 (versione piatta del 4-3-3) che a seconda della posizione e del peso specifico che avrà in partita Ledesma potrà anche essere variato nel più conosciuto 4-2-3-1. Dunque, la formazione: in linea di massima dovrebbe essere composta da Doni in porta (e senza casco), in difesa ci saranno Panucci (preferito a Cicinho), Mexes, Juan e Tonetto, a presidio centrale De Rossi con ai fianchi Brighi e Perrotta, largo a destra Cassetti, a sinistra Vucinic, davanti Totti. Logicamente Cassetti e Vucinic avranno compiti e posizioni diverse, a seconda della posizione della palla e dell’atteggiamento degli avversario. Nell’ideale posizionamento sul rinvio del portiere, dovranno stare larghi e in linea con i due interni (da qui il 4-1-4-1), ma in altri casi potrebbero rimanere uno più arretrato (Marco) e l’altro più avanzato (Mirko), con Perrotta a chiudere la linea a quattro di centrocampo sull’esterno sinistro e il montenegrino chiamato magari a infastidire l’impostazione di Ledesma, sollevando così Totti da qualsiasi responsabilità in fase di non possesso.
Tutto ruoterà intorno a De Rossi, l’uomo che ha rovinato mezza giornata di giovedì a Spalletti, con quell’infortunio banale eppure fastidioso che ha rischiato di stravolgere ulteriormente la Roma. Invece Daniele sarà regolarmente al suo posto, probabilmente unico presidio centrale della difesa, con gli scudieri Brighi e Perrotta, il primo pronto ad affiancarlo, il secondo ad alzarsi su Ledesma. L’assenza di Pizarro ha definitivamente convinto Spalletti a tornare sul 4-1-4-1. Con il cileno, infatti, Spalletti avrebbe insistito sul 4-3-1-2, delegando proprio a lui il compito di imbrigliare Ledesma, l’unico laziale che toglie il sonno, si fa per dire, all’allenatore della Roma.
La sorpresa sarà Cassetti, la certezza è De Rossi, il dubbio è su Cicinho, il rimorso è su Julio Baptista, ma a poche ore dal derby si può dire che per Luciano Spalletti la formazione è praticamente fatta. Almeno negli uomini. Quanto al sistema, la base sarà di partenza dovrebbe essere il 4-1-4-1, ma poi ci sono le premesse per cui nel corso della stessa partita la Roma cambierà faccia più volte, passando per il 4-3-3, il 4-2-3-1 e magari anche il 4-4-2. Vediamo come.
Di sicuro, a differenza di quel che è accaduto a Bologna e col Chelsea, la Roma stavolta avrà quattro esterni di ruolo, nonostante il nuovo contrattempo che ha fermato Taddei. E ricomincia dal 4-1-4-1 (versione piatta del 4-3-3) che a seconda della posizione e del peso specifico che avrà in partita Ledesma potrà anche essere variato nel più conosciuto 4-2-3-1. Dunque, la formazione: in linea di massima dovrebbe essere composta da Doni in porta (e senza casco), in difesa ci saranno Panucci (preferito a Cicinho), Mexes, Juan e Tonetto, a presidio centrale De Rossi con ai fianchi Brighi e Perrotta, largo a destra Cassetti, a sinistra Vucinic, davanti Totti. Logicamente Cassetti e Vucinic avranno compiti e posizioni diverse, a seconda della posizione della palla e dell’atteggiamento degli avversario. Nell’ideale posizionamento sul rinvio del portiere, dovranno stare larghi e in linea con i due interni (da qui il 4-1-4-1), ma in altri casi potrebbero rimanere uno più arretrato (Marco) e l’altro più avanzato (Mirko), con Perrotta a chiudere la linea a quattro di centrocampo sull’esterno sinistro e il montenegrino chiamato magari a infastidire l’impostazione di Ledesma, sollevando così Totti da qualsiasi responsabilità in fase di non possesso.
Tutto ruoterà intorno a De Rossi, l’uomo che ha rovinato mezza giornata di giovedì a Spalletti, con quell’infortunio banale eppure fastidioso che ha rischiato di stravolgere ulteriormente la Roma. Invece Daniele sarà regolarmente al suo posto, probabilmente unico presidio centrale della difesa, con gli scudieri Brighi e Perrotta, il primo pronto ad affiancarlo, il secondo ad alzarsi su Ledesma. L’assenza di Pizarro ha definitivamente convinto Spalletti a tornare sul 4-1-4-1. Con il cileno, infatti, Spalletti avrebbe insistito sul 4-3-1-2, delegando proprio a lui il compito di imbrigliare Ledesma, l’unico laziale che toglie il sonno, si fa per dire, all’allenatore della Roma.
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- Fonte: Wikio