Senza Champions niente futuro
Se la Roma non si dovesse qualificare per la prossima Champions League, il livello tecnico della squadra molto probabilmente scenderà. È uno dei punti-chiave, per quanto riguarda l’aspetto sportivo del club, emersi dall’assemblea degli azionisti che si è tenuta ieri a Trigoria. Se dovessero venir meno i proventi derivati dalla partecipazione alla più importante competizione europea, infatti, «si faranno scelte per mantenere un livello tecnico adeguato alle competizioni che si andranno ad affrontare e terremo conto del nostro grado di competitività a cui ci dovremmo rapportare». Questa è stata una delle risposte della responsabile di pianificazione e controllo dell’As Roma Cristina Mazzoleni. Ha risposto lei, data l’assenza dell’amministratore delegato Rosella Sensi (motivi di salute). Si continuerà con l’autofinanziamento, quindi. Era stato anche chiesto se all’orizzonte potessero prevedersi aumenti di capitale o cessioni importanti, ma non è stata data risposta. Nel breve periodo, però, non è detto che la società non torni sul mercato a gennaio. «Valuteremo le possibilità che si proporranno, compatibilmente con il budget a disposizione».
Dall’aspetto tecnico, a quello societario. Approvato il bilancio con l’utile più elevato degli ultimi anni: 18.699.218 euro, di cui neanche uno nelle tasche dell’azionista di maggioranza, come è stato specificato rispondendo a una precisa domanda. Resta invariato anche il tetto degli stipendi degli amministratori (1.500.000 euro lordi), compreso quindi quello dell’ad Rosella Sensi (1.100.000 euro lordi all’anno). Compensi «più contenuti di quelli delle altre società quotate in borsa e in linea con quelli di altre società calcistiche». È stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, con l’ingresso di Maria Sensi e dell’avvocato di Unicredit Roberto Cappelli, e nominato il nuovo collegio sindacale. Confermati il presidente Marco Lacchini e Alberto Dello Strologo, Lamberto Sanvitale ha preso il posto di Giorgio Palasciano. Confermati anche i sindaci supplenti Cavicchia e Spanò.
La novità più importante, però, già contenuta nella lettera scritta dalla stessa Rosella Sensi (e letta dal vicepresidente Di Martino): la Roma intende dotarsi di uno stadio di proprietà. «Non è solo un obiettivo - ha detto nella sua risposta la Mazzoleni - ma un progetto concreto. Vogliamo seguire il modello all’inglese e dotarci di un impianto che possa essere polifunzionale, che possa garantire ai nostri tifosi il massimo della fruibilità e della sicurezza e che possa diventare un luogo di intrattenimento non solamente in ambito calcistico. Pensiamo, infatti, a spazi e strutture che possano essere utilizzati per scopi diversi. L’amministrazione cittadina è d’accordo, alcune novità legislative favoriranno la realizzazione del nostro progetto, che può ritenersi a breve e medio termine». Di Soros non si poteva parlare, di campagna acquisti passata sì. «Direttore sportivo e allenatore hanno deciso in linea con il budget. Riteniamo corrette le nostre scelte» ha risposto la Mazzoleni. Di campagne acquisti future, si parlerà molto a lungo. Soprattutto se la Roma non andrà in Champions League.
Se la Roma non si dovesse qualificare per la prossima Champions League, il livello tecnico della squadra molto probabilmente scenderà. È uno dei punti-chiave, per quanto riguarda l’aspetto sportivo del club, emersi dall’assemblea degli azionisti che si è tenuta ieri a Trigoria. Se dovessero venir meno i proventi derivati dalla partecipazione alla più importante competizione europea, infatti, «si faranno scelte per mantenere un livello tecnico adeguato alle competizioni che si andranno ad affrontare e terremo conto del nostro grado di competitività a cui ci dovremmo rapportare». Questa è stata una delle risposte della responsabile di pianificazione e controllo dell’As Roma Cristina Mazzoleni. Ha risposto lei, data l’assenza dell’amministratore delegato Rosella Sensi (motivi di salute). Si continuerà con l’autofinanziamento, quindi. Era stato anche chiesto se all’orizzonte potessero prevedersi aumenti di capitale o cessioni importanti, ma non è stata data risposta. Nel breve periodo, però, non è detto che la società non torni sul mercato a gennaio. «Valuteremo le possibilità che si proporranno, compatibilmente con il budget a disposizione».
Dall’aspetto tecnico, a quello societario. Approvato il bilancio con l’utile più elevato degli ultimi anni: 18.699.218 euro, di cui neanche uno nelle tasche dell’azionista di maggioranza, come è stato specificato rispondendo a una precisa domanda. Resta invariato anche il tetto degli stipendi degli amministratori (1.500.000 euro lordi), compreso quindi quello dell’ad Rosella Sensi (1.100.000 euro lordi all’anno). Compensi «più contenuti di quelli delle altre società quotate in borsa e in linea con quelli di altre società calcistiche». È stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, con l’ingresso di Maria Sensi e dell’avvocato di Unicredit Roberto Cappelli, e nominato il nuovo collegio sindacale. Confermati il presidente Marco Lacchini e Alberto Dello Strologo, Lamberto Sanvitale ha preso il posto di Giorgio Palasciano. Confermati anche i sindaci supplenti Cavicchia e Spanò.
La novità più importante, però, già contenuta nella lettera scritta dalla stessa Rosella Sensi (e letta dal vicepresidente Di Martino): la Roma intende dotarsi di uno stadio di proprietà. «Non è solo un obiettivo - ha detto nella sua risposta la Mazzoleni - ma un progetto concreto. Vogliamo seguire il modello all’inglese e dotarci di un impianto che possa essere polifunzionale, che possa garantire ai nostri tifosi il massimo della fruibilità e della sicurezza e che possa diventare un luogo di intrattenimento non solamente in ambito calcistico. Pensiamo, infatti, a spazi e strutture che possano essere utilizzati per scopi diversi. L’amministrazione cittadina è d’accordo, alcune novità legislative favoriranno la realizzazione del nostro progetto, che può ritenersi a breve e medio termine». Di Soros non si poteva parlare, di campagna acquisti passata sì. «Direttore sportivo e allenatore hanno deciso in linea con il budget. Riteniamo corrette le nostre scelte» ha risposto la Mazzoleni. Di campagne acquisti future, si parlerà molto a lungo. Soprattutto se la Roma non andrà in Champions League.
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- Fonte: Wikio