Pillon e la missione salvezza
"La Reggina ce la farà"
E’ triste il mondo del calcio, come le parole che si pronunciano per mettere a tacere chi aveva già previsto in estate questo divorzio prima delle feste di Natale. Orlandi per il massimo dirigente reggino era il "valore aggiunto di questa società", al punto che aveva alzato un muro davanti all’allenatore lombardo. Ancora non si conoscono le intenzioni della società sulla possibilità di farlo tornare nel ruolo di osservatore, ricoperto fino allo scorso 3 marzo, quando subentrò a Renzo Ulivieri.
Il "nuovo" si chiama Pillon, tecnico che in passato ha portato il Treviso dalla serie D alla C1 e l’Ascoli dalla C1 alla serie B. Nel suo curriculum si contano anche 5 esoneri con Padova (B), Genoa (B), Pistoiese (B), Cavese (C2) e Chievo Verona (A). Come accadde la passata stagione con Ficcadenti, anche in questa circostanza un ex allenatore della Reggina fa licenziare il responsabile della panchina amaranto. Il 31 ottobre 2007 Camolese alla guida del Livorno si "adoperò" a far licenziare Ficcadenti, mentre domenica scorsa Mazzarri ha fatto altrettanto con Orlandi.
Sono le ore 13,55 quando Pillon costeggia a piedi, in compagnia dell’addetto stampa Bandiera e del direttore generale Bigon, il muraglione che divide il centro sportivo dall’aeroporto dello Stretto. Subito in tuta, Bepi varca il salone della sala stampa, strapiena di giornalisti, fotografi e operatori della televisione. A fare gli onori di casa il presidente Foti. "Gli ultimi 180 minuti - dice il dirigente – hanno portato la società ad una separazione con il signor Orlandi, perché si sarebbe aspetta ben altri risultati. Comunque Orlandi si è comportato da professionista serio e ha dato grosse soddisfazioni a questo club con la salvezza dello scorso anno e partecipando alle prime 16 giornate di questa stagione, iniziata con difficoltà che cercheremo di superare con il signor Pillon".
"La Reggina – esordisce così l’allenatore trevigiano -, nella persona del presidente Foti, mi ha dato la possibilità di ritornare nella massima serie dopo l’esperienza con il Chievo. Ho accettato l’incarico senza pensarci troppo perché credo nella salvezza. Sicuramente in vista della trasferta di Cagliari non stravolgerò niente e continuerò con il modulo tattico 4-4-2, con qualche variante perché mancherà Corradi per squalifica e bisognerà valutare le condizioni di alcuni calciatori che lamentano qualche problemino come Brienza, uno che conosco bene per averlo avuto ad Ascoli".
Nel frattempo si guarda anche al mercato di riparazione e tra gli obiettivi c'è anche Obinna, il nigeriano dell'Inter che Pillon ha allenato quando era al Chievo.
"La Reggina ce la farà"
E’ triste il mondo del calcio, come le parole che si pronunciano per mettere a tacere chi aveva già previsto in estate questo divorzio prima delle feste di Natale. Orlandi per il massimo dirigente reggino era il "valore aggiunto di questa società", al punto che aveva alzato un muro davanti all’allenatore lombardo. Ancora non si conoscono le intenzioni della società sulla possibilità di farlo tornare nel ruolo di osservatore, ricoperto fino allo scorso 3 marzo, quando subentrò a Renzo Ulivieri.
Il "nuovo" si chiama Pillon, tecnico che in passato ha portato il Treviso dalla serie D alla C1 e l’Ascoli dalla C1 alla serie B. Nel suo curriculum si contano anche 5 esoneri con Padova (B), Genoa (B), Pistoiese (B), Cavese (C2) e Chievo Verona (A). Come accadde la passata stagione con Ficcadenti, anche in questa circostanza un ex allenatore della Reggina fa licenziare il responsabile della panchina amaranto. Il 31 ottobre 2007 Camolese alla guida del Livorno si "adoperò" a far licenziare Ficcadenti, mentre domenica scorsa Mazzarri ha fatto altrettanto con Orlandi.
Sono le ore 13,55 quando Pillon costeggia a piedi, in compagnia dell’addetto stampa Bandiera e del direttore generale Bigon, il muraglione che divide il centro sportivo dall’aeroporto dello Stretto. Subito in tuta, Bepi varca il salone della sala stampa, strapiena di giornalisti, fotografi e operatori della televisione. A fare gli onori di casa il presidente Foti. "Gli ultimi 180 minuti - dice il dirigente – hanno portato la società ad una separazione con il signor Orlandi, perché si sarebbe aspetta ben altri risultati. Comunque Orlandi si è comportato da professionista serio e ha dato grosse soddisfazioni a questo club con la salvezza dello scorso anno e partecipando alle prime 16 giornate di questa stagione, iniziata con difficoltà che cercheremo di superare con il signor Pillon".
"La Reggina – esordisce così l’allenatore trevigiano -, nella persona del presidente Foti, mi ha dato la possibilità di ritornare nella massima serie dopo l’esperienza con il Chievo. Ho accettato l’incarico senza pensarci troppo perché credo nella salvezza. Sicuramente in vista della trasferta di Cagliari non stravolgerò niente e continuerò con il modulo tattico 4-4-2, con qualche variante perché mancherà Corradi per squalifica e bisognerà valutare le condizioni di alcuni calciatori che lamentano qualche problemino come Brienza, uno che conosco bene per averlo avuto ad Ascoli".
Nel frattempo si guarda anche al mercato di riparazione e tra gli obiettivi c'è anche Obinna, il nigeriano dell'Inter che Pillon ha allenato quando era al Chievo.
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- Fonte: Gazzetta